ISOVERDE

LAVORI:

Intervento di consolidamento e mitigazione del rischio dell'area soggetta a fenomeni di subsidenza in località Isoverde, nel Comune di Campomorone (GE) (Comunità Montana Alta Val Polcevera)

NATURA PRESTAZIONE:

Studio geologico e geotecnico, progetto indagini, progetto esecutivo e Direzione Lavori e Coordinamento della Sicurezza (A.T.I. IGEAS - SGG)

COMMITTENTE:

Comunità Montana Alta Val Polcevera

DATA:

2002-2003


I FASE

Premessa

Su incarico della Comunità Montana Alta Val Polcevera, S.G.G., in A.T.I. con IGEAS Engineering s.r.l-Torino, ha realizzato il progetto di sistemazione idrogeologica e mitigazione del rischio relativo agli edifici siti in Via Rebora in località Isoverde, nel Comune di Campomorone. La progettazione è stata preceduta da un'esaustiva campagna geognostica eseguita per successivi approfondimenti, iniziati nell'aprile 1999 e conclusisi nel marzo 2001. La situazione di dissesto che interessa tre edifici, è stata generata da una particolare situazione geologica per cui il terreno di fondazione, al di sotto di un sottile strato di terreno di riporto e alluvionale, è costituito da un litotipo gessoso, oggetto di attività di tipo estrattivo dal 1890 al 1955. Tale attività si è sviluppata mediante pozzi e gallerie, nei quali, a seguito dell'abbandono della coltivazione, si è instaurata una dissoluzione progressiva di tipo carsico. Il reinterro presenta una serie di vuoti e voragini che hanno provocato l'insorgere di vistosi fenomeni di cedimento nelle costruzioni, che ne pregiudicano la stabilità statica. Il fenomeno subisce un progressivo aggravamento dovuto alla dissoluzione provocata dalle acque del Torrente Verde che s'infiltrano in sotterraneo, all'interno delle cavità. Il progetto è teso quindi alla mitigazione dei fenomeni di dissoluzione mediante la realizzazione di una barriera in sponda sinistra del Torrente Verde tale da inibire il passaggio delle acque dello stesso in corrente veloce all'interno delle cavità, causa determinante dell'aggravamento dei fenomeni erosivi in atto. In relazione all'atipicità del caso in esame e della complessità del fenomeno, le linee guida progettuali si sono basate sul rispetto delle seguenti variabili:

- condizioni geologiche e geotecniche estremamente variabili;
- vicinanza di edifici con strutture già lesionate con necessità di riduzione massima delle vibrazioni indotte;
- necessità d'intercettazione di flussi idrici secondari;
- difficoltà d'intasamento dei vuoti esistenti in ragione delle loro estese dimensioni;
- possibilità di controllo contestuale all'esecuzione degli interventi e del loro buon esito;
- necessità di non ridurre la sezione idraulica del torrente;
- garanzia di drenaggio delle acque di falda nell'intorno degli edifici fino a quota adeguata rispetto a quella di fondo alveo.



Modello geologico

Manufatti danneggiati

Messa in opera di pali

Grafici di monitoraggio


Obiettivi del progetto

In relazione alle linee guida, il progetto si è proposto il perseguimento dei seguenti obbiettivi:

- eliminazione o riduzione quasi totale del flusso d'acqua nel sottosuolo di pertinenza degli edifici;
- interventi preliminari propedeutici a quelli di consolidamento diretto degli edifici;
- contenimento dei disagi per gli abitanti, consentendo l'abitabilità degli edifici, nei limiti imposti dalla sicurezza.

A tale proposito è risultato d'importanza fondamentale durante l'esecuzione dei lavori, il continuo monitoraggio degli edifici e del terreno, mediante un sistema complesso messo in opera già in fase di indagine geognostica, costituito da tazze livellometriche, fessurimetri, estensimetri multibase con acquisizione automatica dei dati mediante unità remota e con misure manuali di inclinometri e piezometri. Vista la particolare delicatezza esecutiva, si è concentrata l'attenzione sul coordinamento della sicurezza sia in fase progettuale che in corso d'opera, nonché la direzione lavori e la relativa assistenza durante tutte le operazioni di cantiere.

Descrizione dell'intervento

Il progetto è consistito, principalmente, nella creazione di un setto a bassa permeabilità lungo la sponda sinistra del Torrente Verde, spinto fino alla profondità di circa 16 m al di sotto dell'alveo, intestato nelle brecce evaporitiche e comunque al di sotto delle cavità individuate in fase d'indagine. Il setto principale è costituito da pali di grande diametro tangenti, integrati, sul lato a valle, da un certo numero di iniezioni di chiusura. Al di sopra del setto è stata prevista la ricostruzione del muro d'argine. A integrazione, sono stati previsti altri tre setti secondari, realizzati mediante pali di piccolo diametro, ortogonali al principale e paralleli fra loro, allo scopo di  compartimentale il settore d'intervento. A completamento, onde evitare l'interferenza delle paratie con il normale deflusso delle acque meteoriche e di falda provenienti dall'urbanizzazione di monte, sono state previste opere di drenaggio parallele ai setti secondari che captano le acque circa un metro al di sopra del fondo dell'alveo del torrente. Inoltre, è stata prevista la ricollocazione dei collettori fognari sia delle acque bianche sia delle acque nere.


II FASE

Premessa

La progettazione dei lavori di seconda fase consiste essenzialmente in iniezioni d'intasamento e nell'esecuzione di opere di sigillatura e impermeabilizzazione dell'alveo del torrente. Queste ultime operazioni tendono a ridurre gli afflussi nelle vecchie gallerie estrattive e, pertanto, a rallentare i processi di dissoluzione accelerata della formazione gessosa di basamento. La SGG ha pertanto esteso le indagini dirette alla limitrofa zona di subalveo, mediante l'esecuzione di 4 nuovi sondaggi a carotaggio continuo, i quali hanno permesso di ampliare il quadro del sottosuolo disponibile per il progetto di prima fase, estendendo l'interpretazione geologica fino all'opposta sponda orografica destra. Nel contempo, sono state effettuate nuove stese georadar GPR, in modo da evidenziare le zone ove sono tuttora presenti vuoti, sulle quali realizzare le predette operazioni d'intasamento.



Danneggiamento e sistemazione torrente Verde Modalità d'intervento


Come già discusso nei capitoli precedenti, il progetto prevede esclusivamente due interventi:

- sistemazione del tratto d'alveo soggetto a infiltrazione nel reticolo di cavità;
- intasamento con iniezioni speciali dei vuoti tuttora presenti intorno agli edifici.

La sistemazione dell'alveo prevede l'esecuzione di uno scavo parzializzato, lungo 2-3 trincee parallele alla direzione di deflusso, che deve raggiungere il bedrock gessoso e, in particolare, gli inghiottitoi nel punto d'immissione nella formazione di basamento. La realizzazione di tali trincee consente di incanalare provvisoriamente le acque del Torrente Verde a margine della zona operativa. Si prevede quindi l'intasamento degli inghiottitoi mediante getto di calcestruzzo. Le operazioni di getto dovrebbero altresƬ permettere di colmare le cavità presenti sotto il muro d'argine stradale, evitando, quindi, che le acque di deflusso continuino a penetrare nelle vecchie gallerie estrattive. Le operazioni di getto sono quindi seguite dalla sigillatura degli inghiottitoi mediante la posa di una geomembrana composita bentonitica costituita da tre geotessili, con elevata resistenza allo scorrimento. Gli interventi d'iniezione per l'intasamento dei vuoti sono obbligatoriamente eseguiti al completamento della sistemazione dell'alveo. Le operazioni comportano la perforazione di fori lungo i quali viene rilevata la stratigrafia e la profondità dei vuoti. Una volta individuate con precisione le zone da intasare lungo la verticale, si provvede alle operazioni di iniezione secondo una maglia quadrata. Dapprima si provvede a iniettare a bassa pressione una malta cementizia, eventualmente additivata; successivamente, in base agli esiti della prima fase, possono eseguirsi iniezioni d'intasamento dei vuoti individuati, in fori centrali, rispetto alla maglia iniziale, a pressioni piĆ¹ elevate mediante canne valvolate. Le operazioni di sistemazione del corso d'acqua hanno permettono di limitare l'evoluzione della subsidenza lungo la sponda destra, sotto la strada provinciale e le contigue aree di parcheggio e sportive comunali. Per ragioni di sicurezza si è resa necessaria la posa di una serie di estensimetri meccanici a due basi sotto la strada provinciale e sotto il piazzale di parcheggio del Comune di Campomorone. Le letture mensili sono state protratte per un periodo di tempo tale da riuscire a tenere sotto controllo l'evoluzione del dissesto.



Realizzazione drenaggi Iniezioni di intasamento