Ricerca bellica presso Museo Automobile Torino

LAVORI:

Ristrutturazione e ampliamento del Museo dell'Automobile di Torino

NATURA PRESTAZIONE:

Indagini geofisiche per la ricerca di ordigni bellici

COMMITTENTE:

Impresa ARCAS Torino

DATA:

2008


Premessa

L'obiettivo del lavoro era verificare la presenza lungo il terrapieno adiacente il Museo dell'Automobile di masse metalliche riconducibili a ordigni inesplosi prima della realizzazione delle opere di sbancamento per la costruzione dell'ampliamento dell'edificio museale.

Si è progettata una campagna di indagini geofisiche costituite dall'abbinamento di stese Ground Penetrating Radar (G.P.R.) e prospezioni elettromagnetiche. L'indagine è stata pianificata in pił fasi coerentemente allo sviluppo delle attività di cantiere e l'approfondimento degli scavi di preparazione dell'area e dei piani di fondazione.

In particolare la prima fase è stata eseguita nella parte centrale del terrapieno, mentre la seconda è stata realizzata dopo l'esecuzione dello spianamento del terrapieno lato Via Richelmy. Successivamente, è stata eseguita una terza fase d'indagine a seguito dello spianamento del terrapieno lato Museo e per indagare la fascia latistante Via Zuretti, allo scopo di consentire la realizzazione in sicurezza di una paratia di micropali perimetrali in fregio alla viabilità comunale. La quarta e ultima fase è stata effettuata a seguito della totale asportazione del terrapieno, onde permettere la realizzazione in sicurezza delle fondazioni profonde.




Vista dell'area di ampliamento in fase 2



Le prospezioni sono state eseguite secondo una maglia regolare 2x2 m in modo da garantire l'intera copertura dell'area. L'esecuzione preventiva delle stese georadar ha permesso di rilevare la presenza di aree anomale caratterizzate da morfologie complesse (contatti fra terreni diversi ovvero corpi sepolti) oppure da anomalie di tipo iperbolico che possono correlarsi a tubazioni o strutture contenenti sottoservizi.




Prospezione radar con antenna da 400 MHz sul lato di via Zuretti (fase 2)


Radargrammi interpretati (fase 4)



L'individuazione delle anomalie radar è stata successivamente vagliata con l'analisi elettromagnetica con la quale è stato possibile risolvere i segnali attribuibili a masse di tipo metallico. Il segnale rilevato dall'elettromagnetometro, depurato dai disturbi delle masse metalliche in superficie, ha evidenziato un comportamento omogeneo del terreno di indagine, che ha fornito valori di conducibilità media, nella parte meno disturbata, di circa 5 mS/m, tipici di un terreno ghiaioso asciutto (4-5 mS/m). Questo risultato, ha permesso di escludere che le anomalie riscontrate dal radar possano essere di origine metallica, in quanto si sarebbero dovuti riscontrare nell'area zone a conducibilità mediamente elevata (18-30 mS/m). In effetti, si è poi verificato con gli scavi che i segnali anomali riguardavano vecchie tombinature in pietra risalenti al periodo pre-bellico. Su tali basi i lavori sono proceduti secondo le tempistiche del cronoprogramma.




Elaborazione dati da prospezione elettromagnetica